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Top Story: The Man comes around

There's a man going around taking names 

And he decides who to free and who to blame 

Everybody won't be treated all the same 

There'll be a golden ladder reaching down 

When the Man comes around 



E' lui ed ha deciso di tornare: le leggende non muoiono mai, qualcuno cantava. Ed' proprio così. Dopo un anno, l'uomo forse più misterioso dell'intero mondo del Wrestling ha deciso di dire la sua, rispondendo alle provocazioni di un altro maestro dell'oscurità: decolla la faida tra Undertaker, la WWE degli ultimi 20 anni, e Bray Wyatt, il nuovo che avanza e scalpita.

Un feud che, diciamocelo onestamente, un po' tutti avremmo voluto vedere, alla pari dell'epocale faccia a faccia che da anni sogniamo con Sting. Il match Wyatt-Taker assume i contorni di un qualcosa che verrà comunque ricordato: la streak non esiste più, è vero, ma c'e tanto altro. C'è una gimmick in gioco, anni ed anni di entusiasmanti conquiste e certezze, anni passati a seminare panico e distruzione o morte ( a livello di intrattenimento, si intende) che oggi, un uomo, cerca di prendersi. E' lo scontro tra due personaggi diversi eppure così simili. E' lo scontro tra il vecchio, che ormai si avvia sul viale del tramonto e il nuovo, che vuole imporsi, conquistare il mondo.


Sia chiaro: questo feud io lo volevo vedere e lo vedrò, a distanza ovviamente, come tutti voi: per me è una genialata. Intendo non far comparire Undertaker, perché da come sembra, non lo vedremo prima del 29 marzo. Per me è giusto così: tutto si colora di suspense, non vediamo Taker da un anno, teoricamente non conosciamo la sua condizione fisica (non mi fido comunque di una foto) e soprattutto, non sappiamo cosa aspettarci da quest'uomo.

D'altra parte abbiamo Bray Wyatt che si sta ritagliando uno spazio sempre più consistente, al microfono e speriamo presto anche nel ring. Questa rivalità non può che fargli bene e renderlo ancora più over col pubblico. Alla lunga, il personaggio di Bray Wyatt sta pagando e la separazione dalla Family, finora, ha giovato tantissimo al Guru che già comandava nella stable, e che ora cerca una via per consacrarsi. 

Questo match lo avrei voluto vedere un anno fa: con una degna costruzione, cosa non successa comunque con Lesnar, ne staremmo ancora parlando. Per quel che penso, una vittoria di Wyatt l'anno scorso e una costruzione da Monster Heel distruttore e seminatore di panico sarebbe stata la scelta migliore. Oggi non avremmo un campione uscente e probabile nuovo membro della famiglia UFC che comunque avrà sempre avuto l'onore che, molti, hanno solo sognato. Brock Lesnar l'anno scorso ha rotto un mito, non ha fermato quella che comunque sarà per sempre ricordata, da tutti noi, come una leggenda. Nel corso degli anni abbiamo visto atleti e Divas andare e venire, sparare merda e poi tornare quando c'era da prendere vantaggio. Stiamo vedendo sempre più una WWE che deve usare i suoi prodotti per lanciarne di nuovi, come Cena e Rusev, ammesso che Cena abdichi a Wrestlemania... Poi abbiamo visto atleti che hanno fatto biglietti di andata e ritorno da Hollywood, ultimo ma non meno importante Batista: meglio sul grande schermo che sul ring, ormai la sua carriera da intrattenitore professionista, sul quadrato, la si può considerare morta e sepolta. E poi qualche certezza che di certo, quel pin e quel 21 a 1 non cancelleranno mai, come detto sopra. Bray Wyatt ha giocato col fuoco e si è scottato. Si scotterà a Wrestlemania? Lui ci guadagnerà, ma sarà in grado di essere ricordato per aver tirato fuori IL MATCH oppure sarà indicato, tra le altre cose, come "vittima 22 dell'Undertaker"? Una sconfitta del Deadman, un 21 a 2, non ce lo vedo. Come ho detto, quel 21 a 1, con la costruzione giusta, poteva spettare benissimo a Wyatt. 

Intanto Wrestlemania si avvicina, il 29 marzo è alle porte. E' lui, l'uomo, si avvicina. Emerge dalle tenebre e verrà, senza lasciare nessuno libero. Salirà sul ring e deciderà come ha sempre fatto, chi sarà libero e chi invece sarà punito.